Questo gioco fu ideato nel 1898 dallo statunitense Frank Beal che lo chiamò così poiché si utilizza una racchetta a piatto solido che si chiama paddle racquet in lingua inglese.
Nel 1970 Enrique Corcuera, un grande appassionato di tennis, decise di costruire un campo di paddle tennis in casa sua ed essendoci dei muri proprio a ridosso dello spazio disponibile per tracciare il campo, concepì l’idea di considerare i muri come parte integrante del campo di gioco stesso. Corcuera poi regolamentò il nuovo gioco e lo chiamò Paddle.
Durante gli anni ’80, questo gioco si diffuse in Argentina, Francia, USA, Brasile, ma fu in Spagna che il paddle riuscì ad avere un’effettiva visibilità grazie ad Alfonso Hohenloe, un amico dello stesso Corcuera, che iniziò a costruire i primi campi presso il Marbella Club in Spagna, in questo modo diversi ospiti dell’hotel, provenienti da ogni parte del mondo, ebbero la possibilità di giocare e conoscere questo nuovo gioco. Il paddle cominciò così ad avere una diffusione più ampia, quando Manolo Santana, campione di tennis spagnolo, si interessò al gioco e cominciò ad organizzare dei tornei nella Costa del Sol.
Al giorno d’oggi questo sport è praticato ormai in più di 15 paesi al mondo ed è approdato da qualche anno anche in Italia. La Federazione Italiana Gioco Paddle (F.I.G.P.) nacque nel febbraio del 1991 e la presentazione ufficiale del gioco fu nel maggio del 1991, quando venne realizzato un campo di esibizione durante la manifestazione dello Sport Show, presso la Fiera di Bologna. Nell’estate del ’91 si svolsero i primi due tornei ufficiali ai fini della classifica nazionale. Il primo Campione Italiano di paddle è stato Gianluca Baldi, di Milano.
Il paddle ormai è diventato una piccola moda ed infatti stanno nascendo nuovi campi ogni giorno in tutta Italia.
Solamente nel 2018 ne sono stati installati più di 700.